Il "giornalismo" nelle prime giornate di Pordenonelegge
Cinque appuntamenti dedicati al giornalismo o con alcune delle penne più lette in Italia. Si inizia mercoledì in "Delitti in prima pagina" con Edmondo Bruti Liberati
Girovagando tra le proposte del festival non sfugge un percorso giornalismo in cinque appuntamenti spalmati dal 14 al 18 settembre.
Si comincia dai Delitti in prima pagina di mercoledì 14 ore 16 (Tribunale di Pordenone) con il magistrato e accademico, autore dell’omonimo libro, Edmondo Brutti Liberati intervistato da Antonio Bacci. Si continua alle 21 dello stesso giorno con il giornalista Giovanni Bianconi autore di Terrorismo italiano (Convento San Francesco), causa di 350 morti e oltre 1000 feriti. Un fenomeno che si affaccia nel ’68, esplode nel ’69 (chi non ricorda la strage di piazza Fontana?) e continuerà per anni a insanguinare l’Italia.
Giovedì 15 settembre alle 19 Antonio Calabrò, penna de Il Sole 24 ore e Repubblica, affronta invece il giornalismo di taglio economico con "Raccontare l’impresa per stimolare l’innovazione".
Venerdì 16 settembre alle 11.30 (Largo San Giorgio) Lucio Luca col suo romanzo mette il dito su un grande problema del giornalismo d’oggi: "Quattro centesimi e riga. Morire di giornalismo". Lo presenta Cristiano Degano, presidente dell’Ordine giornalisti Fvg. Mentre la sera alle 21 Giangiacomo Schiavi, vicedirettore del quotidiano di via Solferino, presenta Scoop: quando i giornalisti fanno notizia (Spazio scuole Gabelli), ovvero una raccolta degli articoli più brillanti sui casi di cronaca che hanno scosso l’Italia, firmati da giovani come da penne alquanto autorevoli (Dino Buzzati, Manlio Cancogni, Indro Montanelli, Walter Tobagi, Maria Grazia Cutuli, Fabrizio Gatti, Sergio Rizzo, Gian Antonio Stella).
Di altri incontri a tema giornalismo in programma sabato 17 e domenica 18 settembre si dirà nella prossima edizione de Il Popolo (sv).
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento