I teatri dell'anima dal 27 agosto al 18 settembre
Cinque spettacoli in 7 date tra Pordenone, Udine e Gorizia
Dopo il difficile periodo della pandemia - che ha stimolato a trovare soluzioni nuove come le prove e la scrittura a distanza e il dialogo attraverso il pubblico con i social - il festival de I Teatri dell'Anima conclude la sua settima edizione iniziata giusto un anno fa tra chiese e luoghi spirituali del Friuli occidentale. Dopo l'anteprima dello scorso settembre a Polcenigo con il Giobbe di Roth, lo Stabat Mater a Pordenone organizzato in collaborazione con l'Arlecchino Errante lo scorso ottobre e il lavoro invernale con i laboratori di prove online sul nuovo spettacolo Ultimi - racconti dalle frontiere, dal 27 agosto al 18 settembre ecco il finale con 5 spettacoli in 7 eventi che toccheranno, per la prima volta, anche le province di Udine e Gorizia.
"Un intreccio virtuoso tra teatro, arte, architettura e turismo - spiega il direttore artistico Andrea Chiappori di Etabeta Teatro Pordenone -. Un momento di incontro tra lo spirito e i luoghi storici e religiosi attraverso la cultura e il teatro, un progetto “unico” e originale di teatro diffuso per il territorio regionale. Il festival de I Teatri dell’Anima cerca una piccola luce, una via d’uscita, una speranza. Ogni evento è un’occasione di pellegrinaggio tra le fedi, di nuovo rispetto tra le persone, una nuova avventura fatta di eventi umani che, per quanto intimi, possono trovare ospitalità in siti naturali, di culto o di particolare suggestione architettonica, nei quali l’uomo ha lasciato una traccia indelebile. I luoghi parlano anche grazie al teatro, testimonianza umana e confronto civile, ma anche occasione per trovare una nuova spiritualità, in luoghi ricchi di opere che pulsano di storia, di umano, di bellezza, di talento e di perfezione che solo la fede riesce a rendere così alte. Gli eventi del programma concludono un lungo percorso iniziato durante il tunnel della pandemia che pur con difficoltà ha trovato modalità e idee funzionali alla sua continuità. Una conclusione ricca, 5 spettacoli in 7 eventi nati da collaborazioni importanti, tra le quali anche “API Artisti e Presìdi Indipendenti” che porta un messaggio di rinnovamento nel variegato e vivace mondo dello spettacolo regionale. Una nota significativa: “Ultimi” e “Invisibili” non sono casualmente vicini nel programma. Dopo la difficile esperienza della pandemia abbiamo voluto simbolicamente accostare due vissuti, quello del viaggiatore alla ricerca di un futuro migliore e quello dei molti dimenticati dell'emergenza che in oltre un anno hanno vissuto un quotidiano di difficoltà che mai avrebbero immaginato, nascosti nelle pieghe di un sistema che ha li ha ricacciati indietro senza lavoro e senza sostegni, anch’essi alla ricerca di un futuro migliore”.
IL PROGRAMMA
S'inizia venerdì 27 agosto alle 21 nel cortile di palazzo Wassermann a
Toppo di Travesio (Pn) con L'Acquasantissima, acclamato spettacolo con Fabrizio Pugliese (Ura Teatro) che s'interroga sul rapporto tra religione e mafia. In collaborazione con TravesioTuttoTeatro.
Sabato 28 agosto alle 21 al Castello Alimonda di Sagrado (Go) e domenica 29 agosto alla stessa ora alla Loggia del Lionello di Udine, il citato Ultimi - racconti dalle frontiere di EtaBeta teatro, in partnership con Ura teatro, Associazione Teatrale Friulana, Erbamil. Un parallelismo tra i fatti della Crudel Joibe grasse del rinascimento friulano e le guerre dei giorni nostri. Eventi in collaborazione con Gruppo Teatro Sagrado e rassegna Vox Populi.
Mercoledì 1 settembre al Parco del Castello di Torre di Pordenone alle 21 Mohamed Ba dal Senegal proporrà Invisibili, spettacolo teatrale che ripercorre il cammino di due cittadini africani i quali s’incontrano su una spiaggia e cercano a tutti i costi di sopravvivere agli incubi della povertà sognando una vita migliore dall’altra parte della barriera.
Venerdì 3 settembre nel cortile di palazzo Wassermann a Toppo di Travesio (Pn) Valentina Rivelli del Teatro della Sete - Udine propone Parole e Sassi - la storia di Antigone: il mito greco rivive in un racconto/laboratorio per le nuove generazioni. Alle 18 per ragazzi dagli 8 anni in su, anche accompagnati da un genitore, alle 21 per tutti. Evento in collaborazione con TravesioTuttoTeatro.
Sabato 18 settembre nel chiostro della Chiesa di San Giacomo a Polcenigo alle 18 in scena Marta - concerto per voce e straordinarius con la compagnia Servi di Scena – Matearium di San Daniele del Friuli. Lo spettacolo è dedicato a Marta Fiascaris, che agitò la vita religiosa friulana del '600 con il suo processo, fattole dalla Santa Inquisizione, nel quale merse la sua figura di protofemminista.
Gli spettacoli sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti. Prenotazione suggerita. Accesso portando il Green pass con sè e rispettando le norme anti contagio. Info EtaBetaTeatro - tel. 333.6785485 - info@etabetateatro.org - www.iteatridellanima.it
I teatri dell'Anima è organizzato da EtaBeta Teatro con il sostegno di Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli e Comune di Pordenone. Partner ATF, I Teatri del Sacro, UILT FVG, Erbamil, ACEC, DeSidera. Patrocinii del Comune di Udine, Comune di Travesio, Comune di Polcenigo, Parrocchia San Giacomo Polcenigo. Collaborazioni con Travesio Tutto Teatro, Gruppo Teatro Sagrado.
SCHEDE SPETTACOLI
Fabrizio Pugliese – URA Teatro
L’ACQUASANTISSIMA
Venerdì 27 agosto
Cortile palazzo Wassermann
Toppo di Travesio - PN
Ore 21
Com’è possibile all’interno della stessa Chiesa la presenza di un Dio dei carnefici e un Dio delle vittime? La mafia può contare su miti potenti, riti, norme e simboli di forte presa, senza i quali sarebbe come un popolo senza religione. Grazie a questo i mafiosi hanno costruito un’immagine di se da ‘uomini d’onore’, paladini dell’ordine che fanno giustizia, ma nella loro lunga storia non hanno mai difeso i deboli contro i forti o i poveri contro i ricchi: la mafia è un fenomeno di classi dirigenti, di potere.
In scena è un mafioso stesso a parlare: le storie e fatti sono filtrati attraverso il suo sguardo con l’intento non di condannare (troppo facile e troppo spesso acquiescente), ma porre domande, spunti di riflessione ragionare e ripensare quella giusta e ‘complessa’ etica religiosa e sociale dove intenzione e responsabilità hanno pari forza e valore. Il testo dello spettacolo nasce da un lunghissimo lavoro di ricerca sulla ‘ndrangheta per sondarne la natura arcaica, la capacità silenziosa di ramificare le proprie azioni criminali, con quella commistione di rituali e regole di comportamento interne estremamente complesse, quasi fosse una società parallela a quella ufficiale.
Testo di Francesco Aiello e Fabrizio Pugliese
diretto e interpretato da Fabrizio Pugliese
musiche Remo Da Vico
collaborazione alla regia Francesco Aiello
URA Teatro.
URA è parola presa in prestito dalla vicina Albania. Sta per ponte.
Evento in collaborazione con TravesioTuttoTeatro
EtaBeta Teatro
ULTIMI - racconti dalle frontiere
Sabato 28 agosto
Castello Alimonda
Sagrado – GO
Ore 21
Domenica 29 agosto
Loggia del Lionello
Udine
Ore 21
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