11 maggio: Vicino Lontano si interroga sulla guerra Russia - Ucraina
Si comincia con uno dei maggiori esperti di geopolitica, il direttore di Limes Lucio Caracciolo: mercoledì 11 maggio alle 16.30 nel Salone del Popolo di Udine Caqracciolo parlerà de “Il caso Putin”, presentando il numero 4/22 di LiMes. sarà in dialogo con il presidente della Società Italiana di Storia Militare Virgilio Ilari e Guglielmo Cevolin presidente di Historia, introdotti dal sociologo Nicola Strizzolo
Il 9 maggio è una data altamente simbolica per l’Europa tutta e per la Russia in particolare – è infatti la Giornata che celebra l’atto di nascita, in nome della pace, di quella che sarà l'Unione europea, ma è anche la Giornata in cui la Russia festeggia la Vittoria sulla Germania nazista nella seconda Guerra mondiale –. Il 9 maggio di quest'anno 2022 è atteso con particolare trepidazione nel continente europeo lacerato dal conflitto in Ucraina. Mentre il mondo attende con il fiato sospeso le dichiarazioni di Vladimir Putin sulle sorti del conflitto, l’Europa deve ridefinire le sue strategie per una comune difesa, ma soprattutto per una condivisa politica estera adeguata a far fronte al nuovo contesto di guerra. A scandire la 18^ edizione del festival vicino/lontano, in programma a Udine da mercoledì 11 a domenica 15 maggio, che ha per tema-chiave “sfide”, saranno alcuni incontri particolarmente utili a orientarsi nella confusa dinamica del conflitto russo-ucraino. A cominciare dalla duplice analisi che porterà a vicino/lontano uno dei maggiori esperti di geopolitica, il direttore di Limes Lucio Caracciolo: mercoledì 11 maggio alle 16.30 nel Salone del Popolo di Udine affronterà “Il caso Putin”, presentando il numero 4/22 di LiMes. Lucio Caracciolo, in un dialogo con il presidente della Società Italiana di Storia Militare Virgilio Ilari e Guglielmo Cevolin presidente di Historia, introdotti dal sociologo Nicola Strizzolo, analizzerà la figura del personaggio che ha scatenato la “sfida” della Federazione Russa all’Ucraina, e al mondo. Il Presidente Putin è diventato infatti un caso dopo l’attacco sconsiderato del 24 febbraio scorso all’Ucraina. Il mondo si indigna, i leader politici occidentali, ai massimi livelli di responsabilità, lo definiscono apertamente “un macellaio”, “un criminale”, “uno psicopatico”. Ma è sostituibile? Qualcuno in Russia ha la possibilità di farlo cadere? Sarà incriminato e processato davanti a un tribunale internazionale per violazione dei diritti umani e crimini di guerra? Alle 19, subito dopo l’evento inaugurale di vicino/lontano, nella Chiesa di San Francesco a Udine Lucio Caracciolo dialogherà invece con Omar Monestier, direttore del Messaggero Veneto e de Il Piccolo, allargando lo sguardo sulla “Guerra in Europa. Cosa cambia nel mondo?”. La guerra in Ucraina ridisegna infatti le relazioni geopolitiche: ci attendono tregue armate e un futuro pieno di incognite. L'Unione Europea, teatro del conflitto e testimone di un lungo periodo di pace che ora sembra sfumato, cerca di ricomporsi nel Patto Atlantico. E mentre una Russia in difficoltà nel pantano ucraino guarda verso Oriente per sopravvivere, la Cina cerca di dimostrare prima di tutto a se stessa che la geopolitica è più importante dell’economia e sceglie di non tradire l’alleanza “senza limiti” con la Federazione Russa, osservando a distanza il lento declino di quella che è ancora - fino a quando? - l’unica vera superpotenza economica e militare: gli USA.
Su questi temi, si preannuncia di particolare interesse anche l’incontro in programma giovedì 12 maggio: “La guerra alla memoria nella Russia di Putin” è il titolo di un approfondimento realizzato in collaborazione con l’Associazione Friuli Storia, che ricostruisce l’offensiva del governo russo contro i custodi della memoria dello stalinismo. Il dialogo vede la rilevantissima presenza dello storico russo Sergej Bondarenko, dal 2009 impegnato in progetti di ricerca per Memorial International, e adesso operativo da Berlino, per l’aggravarsi delle condizioni di lavoro in Russia. Con lui converseranno Giulia De Florio del direttivo di Memoria Italiae lo storico Tommaso Piffer, docente all’Università di Udine. Nel dicembre 2021 la Corte Suprema della Federazione Russa ha disposto la liquidazione di Memorial international, la ong russa fondata durante la Perestroika dal Premio Nobel Andrej Sacharov per mantenere viva la memoria delle vittime della repressione sovietica. Ci si chiede perché ancora oggi la Russia faccia fatica a fare i conti con il passato sovietico. In che modo la narrazione della storia sovietica imposta dal governo di Mosca ha fornito la giustificazione ideologica della guerra in Ucraina? E poi, che rapporto c’è tra la memoria dello stalinismo e il rispetto dei diritti umani nella Russia di oggi?
Alla necessità di una difesa comune europea, in questi mesi di scenari inquietanti carichi di incognite, sarà dedicato l’approfondimento coordinato dallo storico Guido Crainz con Tonia Mastrobuoni, Wlodeck Goldkorn e Jacques Rupnik, in programma sabato 14 maggio, nella Chiesa di San Francesco alle 11.30, collegato al traguardo 2025 Nova Gorica-Gorizia capitale europea della cultura. Di cosa accade nelle carceri dei regimi totalitari e del destino dei troppi prigionieri di coscienza parleranno domenica 15 maggio, alle 16 nella Chiesa di San Francesco, Helena Janeczek, Riccardo Noury, Paola Caridi, Gianluca Costantini e Danilo De Biasio, a partire dalla pubblicazione di “Non siete stati ancora sconfitti” (hopefulmonster editore), una raccolta di scritti del più noto esponente della rivoluzione egiziana del 2011 Alaa Abd el-Fattah, da allora in carcere. Recentemente condannato ad altri 5 anni di reclusione, è in sciopero della fame da oltre un mese nel carcere di massima sicurezza di Tora e in pericolo di vita. Seguirà alle 18 la videotestimonianza di Gulbahar Haitiwaji, finalista del Premio Terzani 2022 con Sopravvissuta a un gulag cinese (add editore), che racconterà la sua drammatica vicenda personale, accendendo un faro sul genocidio culturale degli uiguri in Cina.
Sarà come sempre il Premio Terzani a rappresentare il momento centrale del festival, con la serata-evento per la consegna, in programma sabato 14 maggio alle 21 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Il romanziere Colum McCann, vincitore 2022, riceverà il premio da Angela Terzani, presidente della Giuria. Oltre 80 gli appuntamenti in programma – tra confronti, incontri, concerti, mostre, spettacoli e proiezioni – che coinvolgeranno 200 ospiti dal mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell'informazione.
Il festival vicino/lontano 2022, curato da Paola Colombo e Franca Rigoni con la collaborazione di Álen Loreti, si realizza grazie al fondamentale sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con il contributo del Comune di Udine e della Fondazione Friuli. Il programma online sul sito vicinolontano.it
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