Gian Maria Vian presenta il suo libro "Il Papa senza corona" dedicato a Giovanni Paolo I
Oggi alle 16 nel Duomo di Sant'Andrea a Portogruaro, Gian Maria Vian presenta il libro da lui curato dedicato a Papa Luciani, nell'ambito della rassegna Ascoltare, Leggere, Crescere. Intervengono, oltre all'autore, anche il vescovo Giuseppe Pellegrini, monsignor Giuseppe Grillo arciprete del Duomo di Sant'Andrea, il professore Alessio Alessandrini presidente dell'Ute Portogruarese, con la moderazione di monsignor Orioldo Marson
Un papa lasciato solo e schiacciato dal peso della corona. È l’immagine pubblicata dal quotidiano "Le Monde" all’indomani della morte di Giovanni Paolo I, scelta come copertina del libro Il papa senza corona dal suo curatore Giovanni Maria Vian, direttore emerito dell’"Osservatore Romano", docente di Filologia patristica all’Università La Sapienza. Il libro edito da Carocci, che il curatore presenterà lunedì 3 ottobre alle 16 nel Duomo di Sant'Andrea di Portogruaro. Intervengono, oltre al curatore del libro, anche il vescovo Giuseppe Pellegrini, monsignor Giuseppe Grillo arciprete del Duomo di Sant'Andrea, il professore Alessio Alessandrini presidente dell'Ute Portogruarese, con la moderazione di monsignor Orioldo Marson. Il volume raccoglie gli scritti di Vian e di altri cinque autori: Gianpaolo Romanato che racconta il papa venuto dal Veneto, Roberto Pertici che studia a fondo come comunicava Albino Luciani, Sylvie Barnay che affronta la questione della maternità di Dio. Se Vian si occupa delle fake news sulla morte del papa, Juan Manuel de Prada ed Emilio Ranzato descrivono come la sua fine improvvisa sia stata rappresentata nella letteratura e nel cinema: basti pensare "al ’Padrino Parte III’ che ne mette in scena la morte" spiega Giovanni Maria Vian.
Un papa "catechista" che veniva dal Veneto. C’è secondo lei una radice veneta nel suo modo di porsi?
Fu un catechista, come Pio X, anche lui veneto. Sono quattro i papi veneti in due secoli, compreso il bergamasco Roncalli la cui terra di origine è stata per secoli dominio della Serenissima. In quel Veneto che è una ’fabbrica’ di preti molto fedeli. Questa ’veneticità’ è un tratto che in Luciani vediamo benissimo. Come i seminaristi del tempo, anche lui studiò retorica. Eccelleva nella predicazione, ma non era semplice talento naturale, bensì frutto di studio. Lo dimostra Roberto Pertici che ha analizzato l’opera omnia in nove volumi accessibili in rete liberamente (www.albinoluciani.it).
Il resto della lunga intervista a Gian Maria Vian è pubblicata su Il Popolo del 2 ottobre.
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