La Parola del Papa

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“Grazie Santità per le preghiere. I nostri bambini si uniranno ai loro coetanei di tutto il mondo per pregare per la pace”, comincia così, con le parole di suor María del Pilar Llerena Vargas, missionaria dell’Istituto del Verbo Incarnato, il video con cui i bambini della parrocchia latina della Sacra Famiglia, l’unica cattolica della Striscia di Gaza, salutano Papa Francesco e i 7mila bambini che si ritroveranno lunedì 6 novembre, dalle ore 14.30, nell’Aula Paolo VI per “I bambini incontrano il Papa”.

Dal cimitero Rome War Cemetery di Testaccio, in suffragio dei fedeli defunti: “Tanti innocenti morti, tanti soldati che lasciano la vita lì.E questo perché sempre la guerra è una sconfitta, sempre. Non c’è vittoria totale: uno vince sull’atro, ma dietro c’è la sconfitta del prezzo pagato”.

“Stiamo pensando a questo. Sono qui e sono stati ricevuti a livello italiano. Ancora non si è presa una decisione definitiva, ma penso che entro oggi si deciderà”. Così il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha risposto ad una domanda dei giornalisti su un possibile incontro del Papa con i familiari degli ostaggi, nell’ambito della crisi tra Israele e Hamas, a margine di un convegno in Campidoglio sul cardinale Achille Silvestrini.

Dalla storica intuizione di Giovanni Paolo II da cui ebbe inizio lo Spirito di Assisi, alla preghiera per la pace in risposta agli attentati alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Passando per papa Benedetto XVI all’impegno costante di papa Francesco. Dalla Siria, al Sud Sudan, fino alla “martoriata Ucraina”. I momenti storici che hanno messo alla prova l’umanità e la voce dei Papi e dei leader mondiali delle religioni per la pace. Perché malgrado la guerra in Ucraina non sia finita e un accordo di pace sembra sempre più lontano, il mondo deve fare i conti con un nuovo conflitto, quello in Medio Oriente, tanto cruento quanto sanguinoso