Lega e Movimento 5 Stelle
Similitudini e differenze di queste due forze politiche
Un movimento politico e sociale, nato per diventare un partito, necessita di alcuni passaggi: quello carismatico, quello del rendersi conto che occorre maturare, ossia diventare una forza organizzata, in vista del passaggio successivo, dalla protesta alla proposta. E’ il caso del movimento 5S.
Checchè se ne dica è maturato, è davvero mutato, si è dato una ragione forte: costruire il futuro sostituendo il vecchio, persone o cose invecchiate. Il movimento 5S ha escluso quanti tergiversavano, quelli che non mostravano una buona certezza ed una forte convinzione al cambiamento.
Ha poi aperto un dialogo con i suoi possibili elettori, con alcuni personaggi ancora più o meno ignoti. Infatti ha capito che occorreva una struttura interna di poche persone, scelte tra i propri adepti più convinti, per un possibile ribaltamento in politica.
Più debole e meno nuova sul piano della comunicazione politica e sul sentimento nazionale è stata l’azione della Lega. Meno entusiasmo, meno coesione interna, un capo che ha accentrato tutto su di sé il carico della propaganda, munito di un solo tema: la lotta agli sbarchi. Il movimento leghista si è mostrato molto più ingenuo nel suo operare.
Tutta la battaglia anti-immigrazione è stata caricata sulle spalle di Salvini, è stata indirizzata da lui, convinto com’era della forza della sua invettiva contro gli immigrati. Gli sono mancati poi gli strumenti mediatici, come la piattaforma Rousseau dei 5S.
Oggi sono gli strumenti di internet che creano il consenso presso possibili elettori, che così hanno più chiaro che cosa votare e che cosa rifiutare.
E’ chiaro a tutti che internet è stato un modo per illustrare il volto del nuovo partito pentastellato.
Inoltre, molti possibili elettori della Lega erano e sono moderati. Non hanno condiviso l’estremismo su migranti e immigrati. Si direbbe che Salvini ha "bucato".
I cinque stelle hanno portato sul palco politici nuovi che poco alla volta sono maturati politicamente. La Lega non ha saputo presentare un programma al di là della lotta ai migranti e all’Europa, né un progetto politico ampio.
Un’ultima osservazione tra tante: i politici della Lega hanno commesso un grave errore sociologico. Non si sono accorti che vi erano anche volontà precise e organizzate per l’accoglienza ai migranti, che non va demonizzata in modo assoluto. Per i cattolici, la voce del Papa, nonostante tutto, ha guidato i sentimenti e le azioni di molti elettori. Le battute sul cristianesimo, da parte della Lega, sono apparse ai più un’esagerazione e un tentativo banale di accaparrarsi dei voti.Salvini si è accorto alla fine che gli elettori leghisti restavano fedeli, anche se con fatica, alle parole del Sommo Pontefice.
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