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L’arma demografica

E' certamente un’affermazione piuttosto forte, ma non lontana dalla realtà.

    arma demografica è certamente un’affermazione piuttosto forte, ma non lontana dalla realtà.
Anzitutto, è un comando che viene dai movimenti integralisti dell’islam. Eppure, non si deve identificare la religione islamica con il terrorismo e con la violenza.
Il vero problema dell’immigrazione sta nel fenomeno dei migranti economici o climatici, in quanto conta ormai la velocità della comunicazione che mostra effettivamente che si può avere un futuro migliore, mettendosi in viaggio con tutta la famiglia verso l’Eden, "la terra promessa", dopo che si sono fatte collette nel villaggio per pagare i trafficanti. Insomma, conta il futuro.
Questa migrazione pacifica è quella dei giovani poveri, di cui l’occidente ha molto bisogno per la scarsità della natalità.
Dove sta il rischio per noi europei?
Che i migranti portano con sè ovviamente la loro cultura, le loro usanze, la loro civiltà.
Si pensi, ad esempio, al rito del matrimonio, che è così importante sia nell’India che nei paesi islamici e proprio attorno a questi matrimoni vengono coinvolte intere tribù.
La famiglia di questi matrimoni dei migranti, anche di quelli africani, non ammette, ad esempio, l’emancipazione della donna.
In genere, si cerca di sposarsi tra parenti all’interno della stessa religione o casta, senza la possibilità di uscire dal proprio ambito per formare una famiglia che sia mista con gli occidentali.
Questo frena l’integrazione tra migranti e popolazioni locali.
Ciononostante, crescono i matrimoni misti. Che cosa comporta questa crescita?
La richiesta di una inculturazione che va a modificare le tradizioni e le usanze dei Paesi dove si insediano.
Il populismo sottolinea questi aspetti e avverte il fenomeno come una sorta di conquista del territorio e della cultura da parte dei migranti.
Le migrazioni, dunque, comportano anche una modifica della civiltà, dove si inseriscono questi nuovi popoli.
E’ su questi sentimenti che la Lega di Salvini aveva impostato il suo programma politico.
In effetti, i suoi interventi sono stati il tentativo di impedire, con la chiusura dei porti, che venissero introdotti nel nostro Paese i nuovi arrivati, giunti dal mare mediterraneo nel sud della Sicilia.
Lo stesso sovranismo aveva lo scopo di bloccare l’arma demografica dei migranti, che venivano dall’est.
Potremmo dire così: che il sovranismo intendeva chiudere le frontiere come un tempo, quando esistevano le mura e il filo spinato per bloccare i confini.
Ma oggi questo sistema è impraticabile e fuori tempo.
Vi è poi un nuovo fenomeno, che ormai dura da qualche decennio, e sono le migrazioni dei cinesi da Hong Kong e da tutta la Cina. Basti osservare la crescita dei negozi in tutte le città e paesi d’Europa.
Questa migrazione cinese è guidata.
Infatti, viene studiata a tavolino dai grandi magnati cinesi.
Che cosa sta avvenendo in Africa per esempio?
La parte orientale del continente africano è invasa dalle industrie, dalle banche che, cinesi e indiani, portano nei paesi africani.
Da un lato offrono denaro, dall’altro la possibilità di crescere culturalmente ed economicamente portando degli specialisti dalla Cina e avviando grandi imprese, alberghi, occupando spiagge, acquistando grandi foreste, accaparrandosi legno e incrementando il peso delle loro imprese.
Dunque è vero che offrono tecnologia, cultura, e civiltà lontana dalla vita di queste popolazioni africane.
Di questo, si parlerà proprio in questo periodo nel quale è stata avviata una riflessione anche in Europa su questa spogliazione di intere foreste.
Fra non molto, esisterà un vero problema in alcune parti dell’Africa riguardante la siccità portata dalla deforestazione.
Le migrazioni sono dunque un fenomeno strutturale che modificherà il mondo.

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