Nasce il Festival dell’Acqua a Staranzano (Gorizia)

Che l’acqua costituisca il sangue della terra, nella metafora di assoluta verità e grandissima suggestione di Leonardo, tra i padri fondatori dell’idrologia moderna, risulta sempre più evidente, in Italia come nel mondo.
Il cambiamento climatico con l’alternanza di siccità e precipitazioni eccessive (sono di questi giorni le notizie, allarmanti, relative alla crisi idrica del Nordest), il dissesto idro-geologico, lo spreco, la sete quale motore di conflitti e migrazioni: è per riflettere su questi temi e proteggere questa essenziale risorsa che il mondo si unirà, dal 22 al 24 marzo, per la Conferenza ONU sull’Acqua 2023.
La Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo) conferma, infatti, la necessità di stimolare una rinnovata consapevolezza su questo bene dell’umanità in via di rarefazione e favorire comportamenti sostenibili e virtuosi.

A raccogliere questa sfida è anche il Comune di Staranzano (Gorizia), che - dallo spunto ideativo di Roberto Covaz - nel mese di maggio propone la prima edizione del Festival dell’Acqua, manifestazione didattica e multidisciplinare che affronta le diverse e attualissime questioni legate all’oro blu.

Il rapporto del tutto peculiare di Staranzano con l’acqua (del mare, del fiume, della laguna) fa del suo territorio il contesto ideale per la realizzazione di un festival dedicato a questo tema.
Il Mare Adriatico e il tratto di costa, intatto, del Lido di Staranzano; il fiume Isonzo, che sfocia nel Comune in località Punta Sdobba, e la Riserva Naturale Regionale Foce dell’Isonzo con la rinomata Isola della Cona, eccezionale ecosistema; l’impianto idrovoro Sacchetti e gli altri luoghi che raccontano la storia della bonifica di queste terre. Sono tutti elementi che fanno di questo territorio un vero e proprio unicum nel panorama regionale.

Nel segno della ArtScience – metodologia di ricerca e modalità comunicativa che prevede l’interazione tra scienza e arte – il Festival dell’Acqua di Staranzano propone contenuti a carattere storico, scientifico e ambientale relativi all’acqua attraverso linguaggi diversi, in grado di coinvolgere target di pubblico differenti, con particolare attenzione per le nuove generazioni.
Ecco perché a tenere a battesimo il Festival sono stati, lo scorso dicembre, Telmo Pievani, filosofo delle scienze biologiche e attivissimo divulgatore scientifico, e la Banda Osiris, fra le massime espressioni in Italia della comicità musicale, che nello spettacolo AquaDueO - Un pianeta molto liquido hanno affrontato, usando il registro della leggerezza e il linguaggio della musica, questioni fondamentali e urgenti quali le variazioni climatiche e la desertificazione progressiva.

Forte di un team di lavoro che vede al fianco del Comune di Staranzano collaboratori quali l’OGS di Trieste, il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia, la Stazione Biologica Isola della Cona, il Consorzio Culturale del Monfalconese, l’Associazione Scienza under 18 Isontina, le scuole di Staranzano e i festival Aeson e Invisible Cities, il Festival dell’Acqua propone, dall’11 al 14 maggio, a Staranzano e dintorni, un articolato programma che alterna talk scientifici e performance teatrali, percorsi di ricerca e concerti, laboratori ed eventi espositivi, escursioni e incontri letterari: tutte iniziative caratterizzate da uno sguardo “altro”, in grado di raggiungere, nella pluralità dei registri, un pubblico ampio e traversale.
Nella stessa direzione si muove la presenza, al fianco di prestigiose personalità della divulgazione scientifica, di giovani ricercatori (a partire dai tanti studenti coinvolti nelle attività di ricerca), nonché quella di artisti appartenenti al mondo dello spettacolo dal vivo: tutti al servizio della stessa, urgente, missione.
A confermare l’interesse suscitato dal Festival dell’Acqua di Staranzano è anche un nutrito gruppo di prestigiosi sponsor e partner che annovera, al momento, la Camera di Commercio della Venezia Giulia, la BCC di Staranzano e Villesse, A2A Spa, GMA Srl di Staranzano e la delegazione territoriale di Coop Consumatori Nordest.